ANNO PER ANNO 1970-1979

Il Consiglio del Palio delibera una svolta clamorosa, limitando la partecipazione al Palio ai fantini residenti in Piemonte ed escludendo di fatto per quasi tre lustri i protagonisti, sardi e toscani, del Palio di Siena e delle altre corse a pelo in Italia. La prima edizione “autarchica” non è fortunata e si conclude con la caduta del fantino e l’eliminazione in batteria.
Rettore: Lorenzo Ercole
Fantino: Milan Simanovic
Cavallo: Star Dragones
Risultato: Eliminato in batteria

Il Palio corso con i fantini locali incomincia a mostrare le sue gerarchie e la pista in Campo del Palio, di forma ellittica, esalta il valore dei purosangue più potenti. Per questo motivo il nostro Rione si presenta al canapo con il promettente Sergio Ruiu e il velocissimo cavallo Tom Jones che vince alla grande una batteria in rimonta, ma paga dazio in finale resistendo al comando per i primi due giri per poi cedere il passo a Don Bosco e chiudere terzo.
Rettore: Lorenzo Ercole
Fantino: Sergio Ruiu
Cavallo: Tom Jones
Risultato: 3° (gli speroni)

Per il secondo anno consecutivo i sogni di vittoria si infrangono in una combattuta finale, dove la nostra accoppiata con Renato Magari e Poupouche prende la testa al secondo giro ma deve poi cedere il passo a due curve dal termine e chiude 3a. Intanto, per la prima volta, viene allestito il “Mercatino del Palio” nel centro cittadino.
Rettore: Lorenzo Ercole
Fantino: Renato Magari
Cavallo: Poupouche
Risultato: 3° (gli speroni)

Il ritorno di Tom Jones non è fortunato, perché il forte purosangue resta al canapo in batteria e manca l’accesso alla finale.
La sfilata storica intanto inizia ad avere i tratti distintivi che ci caratterizzano e ai costumi principali si associano personaggi, come il frate guerriero Beppe Bo, che interpretandone il ruolo li renderanno celebri e riconoscibili.
Rettore: Lorenzo Ercole
Fantino: Giuseppe Bertolino
Cavallo: Tom Jones
Risultato: Eliminato in batteria

In corsa torniamo grandi protagonisti ma l’epilogo è beffardo e crudele. Dopo un’agevole qualificazione in batteria, in finale la nostra accoppiata parte in testa e per due giri domina la corsa ma all’inizio del terzo giro, inspiegabilmente, il fantino Ruben Acosta si sposta all’esterno fermando il cavallo e venendo superato da tutti gli altri contendenti. Spiegherà poi di essersi sbagliato a contare i giri, gettando così l’occasione di conquistare una vittoria praticamente certa.
Rettore: Lorenzo Ercole
Fantino: Ruben Acosta
Cavallo: Terrens
Risultato: 5° (la coccarda)

Dopo 8 anni di Rettorato a Lorenzo Ercole succede Mario Scassa, che prosegue la tradizione di famiglia, poiché già lo zio Francesco era nella dirigenza biancoverde che vinse il Palio del 1934. Al fantino Acosta viene concessa ancora una possibilità dopo il pasticcio combinato l’anno precedente, ma l’eliminazione in batteria chiude definitivamente i rapporti con il nostro Rione.
Rettore: Mario Scassa
Fantino: Ruben Acosta
Cavallo: Lurens
Risultato: Eliminato in batteria

La nostra nuova accoppiata, dopo una buona partenza, sembra in controllo della batteria, ma cala all’ultimo giro e manca la qualificazione alla finale. Nel Borgo in ogni caso regna un clima goliardico e allegro, che sta per portare ad una grande sorpresa.
Rettore: Mario Scassa
Fantino: Alfredo Perraro
Cavallo: Arno
Risultato: Eliminato in batteria

Alla cena propiziatrice il Rettore Scassa lascia tutti a bocca aperta, presentando l’ultima trovata dei biancoverdi: con una vera e propria produzione discografica, è stato inciso su vinile il 45 giri de “La Sanrocchese”, l’inno del Borgo composto da “Cichin” Bergesio nel 1924 e registrato per l’occasione con le voci del coro “Amici di San Rocco” che comprende molti borghigiani. In pista la nostra accoppiata si aggiudica la batteria, ma in finale deve fermarsi dopo appena un giro perché il cavallo Calvello zoppica e viene ritirato, in una delle edizioni più controverse che vede al traguardo solo due concorrenti.
Rettore: Mario Scassa
Fantino: Mauro Finotto
Cavallo: Calvello
Risultato: Non classificato in finale

Dopo la sfortunata parentesi dell’anno precedente il nostro Rione ha voglia di assaporare finalmente la gioia più grande, ma dopo aver conquistato nuovamente la finale il nostro Palio si conclude al 4° posto, piazzamento che diventerà piuttosto consueto per i nostri colori, con il suo corredo di galli vivi ricevuti in premio.
Rettore: Mario Scassa
Fantino: Innocenzo Schiavone
Cavallo: Montale
Risultato: 4° (il gallo vivo)

Sono anni in cui i biancoverdi non mancano di creatività e sorprese: così, dopo il lancio discografico della Sanrocchese, questa volta la novità è l’introduzione del “battesimo borghigiano”, che la famiglia Cicero chiede al Rettore di impartire al nuovo nato Francesco. Una cerimonia dal profondo significato di appartenenza che anni dopo verrà ripresa e trasformata in un appuntamento tradizionale in occasione della Festa Patronale. In pista invece le cose non vanno per il verso giusto, perché la nostra accoppiata in rimonta si classifica quarta in batteria, non abbastanza per accedere alla finale che per l’ultimo anno si corre ancora con soli 6 cavalli.
Rettore: Mario Scassa
Fantino: Innocenzo Schiavone
Cavallo: Loco
Risultato: Eliminato in batteria