Il rapporto con Silvano Mulas prosegue e porta nuovamente fortuna al nostro fantino che a luglio vince anche il Palio di Siena. Nel nostro Palio però purtroppo le condizioni sono diverse e, nonostante una lunga ricerca e varie prove, il cavallo prescelto per scendere in pista arriva solo all’ultimo momento per cui, pagando lo scotto del debutto, non riesce a qualificarsi per la finale.
Rettore: Franca Sattanino
Fantino: Silvano Mulas “Voglia”
Cavallo: Roelands
Risultato: Eliminato in batteria
Il tempo capriccioso e i lavori alla Palestra della scuola Baussano ci costringono ad una soluzione di emergenza per la cena propiziatrice, che si svolge nell’ex Chiesa di San Giuseppe allestita a tempo di record con un’ambientazione molto suggestiva. In pista ci affidiamo all’accoppiata giunta seconda l’anno precedente, con Valter Pusceddu “Bighino” su Angeli, massiccio e bellissimo purosangue grigio, che viene ribattezzato Il Monumento a suggerire alla sorte di indirizzare verso San Rocco il Palio di Antonio Guarene, nostro borghigiano e ideatore del celebre Cavaliere della Vittoria collocato in Piazza Amendola per celebrare il successo del 1984, subito replicato nel 1985. La scaramanzia però purtroppo non paga, perché la nostra accoppiata, come altre favorite, finisce eliminata in batteria, mentre ancora una volta vince Massimino, dopo aver ingaggiato in batteria un vigoroso duello tra “vecchi leoni” con Bucefalo, da cui prenderanno spunto le riflessioni del dopo-corsa e la costruzione di un nuovo Palio fatto di scelte sorprendenti.
Rettore: Franca Sattanino
Fantino: Valter Pusceddu “Bighino”
Cavallo: Angeli
Risultato: Eliminato in batteria
Dopo anni di delusioni e con il peso di un digiuno che dura da 27 anni sempre più difficile da sopportare, occorrono scelte coraggiose e non prive di rischio. Montare un fantino di 54 anni che, come noi, ha chiuso con l’eliminazione in batteria gli ultimi Palii può essere sicuramente un azzardo, così come lo è (forse ancora di più) affidargli un purosangue tanto potente quanto difficile da gestire sul tracciato di Piazza Alfieri, come l’inglese Alan Devonshire, di scuderia astigiana. Ma è giunto il momento di rischiare e, dopo aver ingaggiato il Re della Piazza, spavaldamente annunciamo che con la nostra accoppiata siamo pronti a far saltare il banco. “21 vittoria, grande baldoria” è il motto, nato dopo il sorteggio che ci assegna l’ultimo numero tra i partecipanti in gara, che ci accompagna nei giorni della vigilia, orgogliosamente esibito sulle magliette, rilanciato nella cena, richiamato alla segnatura del cavallo che, manco a dirlo, viene soprannominato proprio “Ventuno”. E, nonostante la diffidenza di molti, la nostra scommessa paga perfettamente! Perché Bucefalo e Ventuno, dopo aver superato senza dar troppo nell’occhio una batteria molto impegnativa, ricca di pretendenti alla vittoria, si presentano al canapo della finale dove, in oltre un’ora di mossa, emerge chiaramente il sangue freddo e l’esperienza del fantino di Farneta. Al calare del canapo la nostra accoppiata scatta al momento giusto e, dall’interno, riesce a girare in testa la prima curva. Da quel momento in poi il Palio è una galoppata trionfale, finalmente senza intoppi, che ci porta finalmente alla Vittoria. E’ il trionfo di un mitico fantino, Maurizio Farnetani, che a dispetto dell’età riesce ancora a mettere in fila tutti gli avversari conquistando il suo ottavo Palio di Asti e di un grande cavallo, che trova finalmente il modo di esaltare le sue qualità. Ma è soprattutto il trionfo del nostro Rione, che dopo tanta attesa, può ritrovarsi in un grande abbraccio liberatorio e festeggiare senza sosta il drappo che Franca Sattanino, commossa, stringe finalmente tra le mani. “21 vittoria, grande baldoria!!!” è il grido che per tutta la sera, al ritmo dei tamburi, accompagna la nostra gioia, ed è anche il pretesto per allestire, pochi mesi dopo, uno spettacolare Galà della Vittoria in stile Las Vegas, a celebrare l’azzardo vincente e i suoi protagonisti. Prima ancora è tempo di celebrare un altro storico successo, raggiunto per la prima volta: l’incoronazione della nostra bellissima Viviana Vendemia a Damigella del Palio, ideale punto di raccordo con l’ultima vittoria del 1985, quando era Rettore suo nonno Italo Melotti che, insieme a tanti altri sanrocchesi, avrà certamente sorriso da lassù vedendo tornare in festa gli amati colori biancoverdi.
Rettore: Franca Sattanino
Fantino: Maurizio Farnetani “Bucefalo”
Cavallo: Alan Devonshire (“Ventuno”)
Risultato: 1° (il Palio)
Contrariamente a quanto accaduto nelle due precedenti occasioni dopo la Vittoria, il Rettore non cambia perché resta in carica Franca Sattanino per guidare un anno di festeggiamenti e portare a termine il progetto avviato pochi mesi prima del Palio 2012 che prevede la ristrutturazione insieme alla Parrocchia dell’ex casa canonica attigua alla chiesa di San Martino, una cui porzione diventerà la nuova Sede del Comitato Palio. Terminati i lavori e il trasloco, ai primi di agosto i nuovi e prestigiosi locali vengono inaugurati alla presenza delle autorità cittadine e religiose. Poche settimane dopo è tempo di tornare in pista, e lo facciamo con Alberto Ricceri, giunto direttamente dalla Francia dove, in parallelo con la carriera di fantino da Palio, svolge il suo lavoro di preparatore di purosangue in ippodromo. Salasso è un personaggio trascinante, che ben si inserisce nel clima allegro che ci accompagna a chiudere un anno di festeggiamenti, ma in Piazza Alfieri la corsa non ci regala altrettante emozioni e il particolare Palio disputato di lunedì si chiude con l’eliminazione in batteria.
Rettore: Franca Sattanino
Fantino: Alberto Ricceri “Salasso”
Cavallo: Jack Russel
Risultato: Eliminato in batteria
Il nuovo Rettore è Daniele Bruzzone, che dopo gli anni trascorsi al fianco di Piero Ferraris e Franca Sattanino, prende la guida del Rione per gettare le basi dei futuri traguardi. Prima però c’è da onorare una promessa fatta al fantino che dopo 27 anni ci ha riportato alla Vittoria, Bucefalo, che torna dopo una breve parentesi ad indossare ancora una volta i colori biancoverdi. Anche la scelta del cavallo, di proprietà di Mario Cottone detto “Truciolo”, si lega al nostro passato vittorioso, e l’unione tra i due artefici degli ultimi successi biancoverdi ci porta a vivere una vigilia di Palio ricca di ricordi ed emozioni, tributo di riconoscenza a due grandi protagonisti della nostra storia, che non si trasforma però in un nuovo successo. Il recente spostamento della sede nello storico edificio a fianco della chiesa parrocchiale di San Martino, impone di non dimenticare anche San Rocco e per questo motivo il Rettore e il Comitato rilanciano la tradizionale festa d’Estate nel cuore del Borgo, che viene premiata da una grande partecipazione popolare. Sulle ceneri di un gruppo ormai sciolto, viene rifondato il Gruppo Sbandieratori e Musici del Rione, con l’obiettivo di coinvolgere i giovani sanrocchesi attraverso l’arte della bandiera e del tamburo, avvicinandoli così a vivere il Palio a 360 gradi. Dopo 16 anni di assenza il nostro gruppo torna così a partecipare al Palio degli Sbandieratori, senza ambizioni di classifica vista la “professionalizzazione” nel frattempo introdotta dal regolamento FISB,
ma con l’orgoglio di riportare in Piazza San Secondo i colori biancoverdi.
Colori che splendono anche in ottobre nell’abito indossato con eleganza da Chiara Zarantonello, che viene eletta Damigella del Palio a testimoniare, per la seconda volta in tre anni, la bellezza e il fascino delle giovani sanrocchesi.
Rettore: Daniele Bruzzone
Fantino: Maurizio Farnetani “Bucefalo”
Cavallo: Sacriportus
Risultato: Eliminato in batteria
Nell’anno dell’Expo italiano dedicato al tema dell’alimentazione il nostro corteo storico si occupa di rievocare le tipicità del cibo in epoca medievale, mentre l’appuntamento con la Festa di San Rocco che permette ai borghigiani di gustare le prelibatezze preparate dai cuochi sanrocchesi raddoppia arrivando ad occupare un intero weekend. Per quanto riguarda la corsa il sogno di Bucefalo di disputare il trentesimo Palio ad Asti con i nostri colori si interrompe bruscamente il sabato della vigilia quando, durante la Prova Generale, una caduta al canapo lo mette fuori gioco per un infortunio alla spalla. Nel poco tempo a disposizione, vista l’imposizione di ripresentarsi al canapo della prova visto che la partenza è stata annullata dallo scoppio del mortaretto, il Rettore fa una scelta determinata e rischiosa per non gettare via la possibilità di essere protagonisti, affidando la giubba a Carlo Sanna, detto “Brigante”, emergente fantino sardo di scuola senese che all’indomani fa così il suo esordio sulla pista astigiana. In meno di 24 ore il nostro Palio cambia completamente la prospettiva, ma il beffardo sorteggio delle batterie rimescola le carte mettendoci di fronte a uno scoglio insuperabile che, seppur di poco, ci impedisce la qualificazione alla finale.
Rettore: Daniele Bruzzone
Fantino: Carlo Sanna “Brigante”
Cavallo: Grand Chelem
Risultato: Eliminato in batteria
Nel mese di maggio la città intera è invasa dalla festosa allegria degli Alpini, che giungono ad Asti per celebrare il loro Raduno Nazionale. Unendo accoglienza e goliardia i sanrocchesi li hanno abbracciati con entusiasmo, in due giorni di Festa e di incontro tra le generazioni difficili da dimenticare. Anche il nostro Rione guarda con più attenzione ai giovani che avranno il compito di rinnovare la nostra storia, dai bimbi coinvolti con iniziative dedicate a scuola, ad Halloween e a Carnevale, ai ragazzi del gruppo sbandieratori e musici entrati a far parte integrante delle attività del Comitato, ai tanti piccoli battezzati “sanrocchesi a vita” in occasione della cerimonia del Battesimo Borghigiano, ripresa dal Rettore con la nascita delle sue figlie e poi istituzionalizzata e aperta a tutti in occasione della Festa Patronale. Con questo spirito, in una cena propiziatrice molto partecipata nonostante il maltempo, ai giovani biancoverdi è stato idealmente affidato il compito di consegnare al fantino la casacca e lo zucchino con i nostri simboli da portare in Piazza Alfieri il giorno successivo. Un passaggio di testimone tra le generazioni che ha riguardato anche il fantino, Andrea Coghe, che 9 anni dopo il padre Massimo si è vestito degli stessi colori biancoverdi, senza però riuscire ad essere in pista altrettanto competitivo.
Rettore: Daniele Bruzzone
Fantino: Andrea Coghe “Tempesta”
Cavallo: Querulo
Risultato: Eliminato in batteria
In occasione del cinquantennale dalla ripresa del Palio nel dopoguerra, il Corteo Storico si arricchisce di un nuovo quadro: il gruppo delle 50 regine, dame portacolori dei Rioni, Borghi e Comuni vincitori nelle edizioni precedenti, recanti il velluto cremisi ricevuto in premio. Per noi è l’occasione di ricordare i tre successi del 1984, 1985 e 2012, mentre ai nostri bambini affidiamo durante il corteo del sabato il compito di rappresentare lo scorrere del Palio tra le generazioni nel suggestivo tema “Ad perpetuandam historiam nostram”. Oltre all’importante ricorrenza, il 2017 consegna alla storia anche una clamorosa svolta per quanto riguarda la corsa: dopo 10 mesi di incertezza, incontri e tavoli di discussione con i referenti del Mipaaf e del Ministero della Salute, a pochi giorni dal Palio viene ufficializzato il passaggio all’utilizzo dei cavalli mezzosangue, unica possibilità per ottenere l’autorizzazione a correre sul tracciato di Piazza Alfieri. La difficoltà di dover preparare fino all’ultimo il Palio su due fronti, con i purosangue o i mezzosangue, non spaventa Rettore e commissione cavalli, che ingaggiano Francesco Caria detto “Tremendo” e Preziosa Penelope, con cui puntare decisamente al massimo obiettivo. Superata agevolmente la batteria, in finale la posizione al canapo condanna l’accoppiata biancoverde ad affrontare la prima curva all’esterno mentre San Lazzaro e Torretta, più vicini allo steccato, guadagnano le prime due posizioni. Senza darsi per vinto il nostro fantino conduce Preziosa Penelope a una veemente rimonta che, superata la Torretta, ci porta ad insidiare San Lazzaro fin sul palo d’arrivo, mancando purtroppo per pochi metri il clamoroso aggancio. La beffa del secondo posto lascia l’amaro in bocca, e tanta voglia di rivincita nel prossimo Palio che, per certi versi, si annuncia ancora più storico di quello appena concluso.
Rettore: Daniele Bruzzone
Fantino: Francesco Caria “Tremendo”
Cavallo: Preziosa Penelope
Risultato: 2° (borsa di monete)
Fin dal giorno successivo al Palio 2017 il Sindaco Rasero annuncia le sue proposte di grandi cambiamenti in vista della nuova edizione: la data della corsa viene anticipata alla prima domenica di settembre, in un periodo ancora libero dalle scuole che permette il totale coinvolgimento dei giovani, con condizioni meteo generalmente più favorevoli e maggiori flussi turistici, mentre il Palio degli Sbandieratori lascia la tradizionale collocazione nella settimana del Palio per tornare, come nelle primissime edizioni, a svolgersi nel mese di maggio, creando un secondo polo di interesse e di competizione a conclusione dei festeggiamenti patronali. In poche sedute il Consiglio del Palio fa proprie le motivazioni che sostengono tali modifiche e approva le proposte dell’Amministrazione, rendendole ufficiali e durature. Nel mese di gennaio viene annunciato il Maestro del Palio, che torna ad essere il nostro borghigiano Antonio Guarene, motivo in più per cercare di aggiudicarsi il drappo che riporta, come già nel 2011, alcuni simboli cari al nostro Rione. L’impegno è massimo, l’accoppiata Tremendo-Preziosa Penelope è certamente favorita dopo il secondo posto dell’anno precedente, ma una brutta partenza in batteria costringe il fantino a cercare il recupero con un sorpasso al primo Cavallone, concluso con una caduta che di fatto ci estromette dalla possibilità di conquistare l’accesso alla finale. L’unica nota lieta della giornata è la conquista della Pergamena d’Autore del Soroptimist per il miglior corteo storico, che per la prima volta nella storia viene assegnata al nostro Rione per il tema “L’istituzione del matrimonio nel Medioevo astigiano” e ci permette di ricevere in premio un’opera del Maestro Guarene che richiama i suoi preziosi costumi disegnati per i nostri colori negli anni ’70.
Rettore: Daniele Bruzzone
Fantino: Francesco Caria “Tremendo”
Cavallo: Preziosa Penelope
Risultato: Eliminato in batteria
L’anniversario dei 1900 anni dal martirio di San Secondo, Patrono della Città, è l’occasione per disputare un’edizione straordinaria del Palio che, per la prima volta dalla ripresa, viene disputato separando i Borghi e Rioni cittadini (suddivisi in due batterie) dai Comuni della provincia (impegnati in una corsa secca), con due drappi assegnati nella stessa giornata ai rispettivi vincitori. Non è questa l’unica novità dell’edizione, che introduce anche il sorteggio delle batterie il giovedì sera, a conclusione della partecipatissima cerimonia di investitura dei fantini, con i Rettori che annunciano alla Città il portacolori del proprio Rione dal balcone di Palazzo Civico. La cerimonia, al secondo anno di svolgimento in notturna, è diventata il momento di apertura dei quattro giorni palieschi con i vari popoli che, dopo aver cenato nel proprio territorio, convergono verso il centro accompagnando il fantino e la dirigenza alla segnatura e offrendo un colpo d’occhio impressionante su una Piazza San Secondo gremita di voci e di colori. Anche le nostre iniziative, dalla Festa d’Estate ai cenini dei giorni del Palio, sono sempre più partecipate e da quest’anno per coinvolgere ancora di più i giovani borghigiani nasce “Nui sima gagni alegher”, la settimana del Palio per i bimbi e ragazzi sanrocchesi, che hanno l’occasione di vivere in sede e nel Rione ogni giornata che ci separa dalla domenica più attesa. Il clima carico di aspettative ci porta a vivere una vigilia allegra ed emozionante nella splendida cornice del cortile di Palazzo Ottolenghi, trasformato con allestimenti e luci in un vero e proprio scrigno biancoverde. In un’incredibile replay dell’anno precedente la nostra corsa si conclude prematuramente al primo Cavallone, dove Caria e Stallinek si trovano la strada sbarrata dalla caduta dell’accoppiata di San Secondo, finendo a loro volta a terra, senza gravi conseguenze ma perdendo la possibilità di lottare per un Palio unico, conquistato infine da Cattedrale dopo un’attesa di 42 anni.Rettore: Daniele Bruzzone
Fantino: Francesco Caria “Tremendo”
Cavallo: Stallinek
Risultato: Eliminato in batteria