Personaggio di spessore assoluto della corsa, tanto riservato e schivo nella vita quotidiana quanto caparbio e battagliero al momento di scendere in pista.
Alla NuovaProvincia, il racconto di un amico:
«Una volta chiusa la carriera lavorativa ad Asti nel settore della ristorazione, Sergio aveva fatto ritorno nella sua Sardegna, terra che amava moltissimo. Più precisamente a Perfugas, paese d’origine della famiglia. Infaticabile ed incapace di stare fermo si era dedicato ad un’altra sua grande passione: lavorare la terra. Undici anni fa – prosegue l’amico di Ruiu – proprio mentre si trovava in campagna insieme al suo cane, una femmina che non lo abbandonava mai, Sergio venne colpito da un infarto. L’animale, nel tentativo di proteggerlo, impedì ai soccorritori di avvicinarsi con celerità per aiutarlo e le sue condizioni cerebrali, inevitabilmente, risultarono gravemente compromesse. Non si è più risvegliato dal coma.»
Fin qui il racconto del fraterno amico di Sergio.
In Campo del Palio ha fatto gioire altri colori, ma è stato il fantino che più volte ha indossato la giubba biancoverde, accompagnando la nostra rincorsa a quel drappo tanto ambito con i piazzamenti del 1980, 1981, 1982, 1983 che ci avevano lasciato la consapevolezza che il momento fosse ormai maturo.
RIP Professore