LA SANROCCHESE

L’inno del Rione San Martino San Rocco è un’opera del borghigiano Francesco Domenico Bergesio detto “Chichin”, composto nel 1924.

Nel 1977, in occasione della cena propiziatrice, il Rettore Mario Scassa lascia tutti a bocca aperta, presentando l’ultima trovata dei biancoverdi con una vera e propria produzione discografica.
L’inno è stato inciso su vinile a 45 giri, per l’occasione con le voci del coro “Amici di San Rocco” che comprende molti borghigiani.

Cusa l’è col roch ch’ël vola:
l’è lo stemma dla burgà;
Guardè ben che chiel ël crola:
l’è abastanza sicurà.

A na sei ëd pù ch’l boja
per rendilu illuminà;
nen për vanto e sensa bòria
nui sima ‘l faro dla sità.

Nui sima gente alègher
specialista ‘nt ël balè,
an piass a divertissi,
ridi bevi e nen sgheiré.

La famija ‘d San Rocheis
lur son sempi tuti intèis.

Viva viva el Burgh d’San Roch
perchè è sempi tut en blòch.

(x2 volte)

Spartito originale della Sanrocchese nell’anno d’incisione (1977)

  

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